Venerdì 3 agosto (ore 19.30) nel Foyer del Gran Teatro Giacomo Puccini l’inaugurazione di una Mostra di dipinti e ritratti di artisti Ucraini omaggio ad una grande protagonista della storia mondiale del melodramma
Il soprano ucraino abitò a Viareggio oltre 30 anni e sposò il Sindaco di Viareggio Cesare Riccioni. Fu lei, la prescelta da Puccini per il riscatto di Madama Butterfly che trionfò a Brescia nel 1904
 
(la foto è conservata ed esposta al Museo Puccini di Torre del Lago insieme a tante altre testimonianze del profondo legame artistico tra Giacomo Puccini e Salomea Kruceniski)
 
«Il mare di Viareggio, quando il maestrale gonfia le onde, mi ricorda i campi di grano della bella Ucraina mossi dal vento». Questa una delle tante testimonianze del grande soprano ucraino protagonista di una straordinaria carriera internazionale la cui storia è profondamente legata a Viareggio e a Puccini. Fu lei l’interprete del trionfo di Madama Butterfly al Teatro Grande di Brescia dopo che l’opera era caduta alla sua prima al Teatro alla Scala. Era stato Puccini a chiederle di essere lei l’interprete e Salomea aveva preso molto sul serio questo impegno, tanto da trascorrere tre mesi a ripassare la parte, indossando perfino gli abiti di scena per immedesimarsi ancor più nel suo personaggio.
Dopo il grande successo di Madama Butterfly a Brescia (28 maggio 1904) Salomea decide di stabilirsi a Viareggio in una casa sulla Passeggiata, all’incrocio tra via Flavio Gioia e Viale Carducci. Dai balconi della sua casa poteva ammirare il mare e le onde che le ricordavano, con nostalgia la sua Ucraina.
Nella sua casa Salomea riceveva ospiti ai quali raccontava i suoi successi e la sua passione per il canto e tra i frequentatori della sua casa vi era Cesare Riccioni, sindaco di Viareggio per ben due volte e grande ammiratore della bellezza della cantante. Il corteggiamento fu lungo, ma alla fine prevalse l’amore: i due decisero di sposarsi il 10 luglio 1910 a Buenos Aires, dove la cantante era molto conosciuta e apprezzata e di risiedere poi stabilmente a Viareggio insieme nella casa di Salomea. L’anno successivo alla morte del marito (1936) Salomea chiese il nulla osta per tornare in Ucraina. Si trasferì quindi a Leopoli dove insegnò canto. Non riuscì più a rivedere l’ Italia perché il governo non concesse il visto di uscita. Salomea Kruceniski morì il 15 novembre 1952. L’idea di questa Mostra promossa da Galina Tihobayeva, Direttrice del Museo Memoriale Musicale di Solomiia Krushelnytska a Leopoli, era nata lo scorso anno dopo un incontro con Simonetta Puccini che l’aveva subito condivisa con il presidente della Fondazione Alberto Veronesi che si era dichiarato felice di poter rendere omaggio ad una così straordinaria interprete puccininiana che aveva scelto di vivere nella Terra di Puccini.
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